Quanto sei provinciale! Non facciamo i provinciali! L’Italia è la provincia del mondo! La definizione è tagliente come un coltello giapponese, il ghetto semantico una prigione mentale da cui è difficile evadere. E allora via a mode da importare, letterature esotiche e cinematografie metafisiche, a subculture difficili da digerire ma fondamentali per guardarsi allo specchio senza dover fare una smorfia, e per sentirsi, finalmente, al passo con i tempi. Eppure, c’è da dire che mentre si registra un esodo sistematico dei giovani dalla provincia verso i grandi centri urbani, l’insostenibilità della vita metropolitana sta portando i cittadini a guardare alla provincia come ad un eden ritrovato. Ecco che la provincia e la città si scrutano a vicenda, si amano e si odiano.
CITTÀ E CAMPAGNA
In copertina:
Città e campagna di Mario Damiano
- I e XII / L’editoriale di Lorenzo Vitelli e Andrea Chinappi
- II / Caleidoscopica Napoli di Mario Manna / Le Maschere di Lorenzo Vitelli
- III /Il campanile e la lotta di classe di Antonio Martino /La buona moglie di Renato F. Rallo
- IV / Il senso della provincia (per il potere) di Luca Giannelli
- V / Ode su un’urna palermitana di Sebastiano Caputo / Cronaca nera di Andrea Chinappi / Verità di un complice impostore: il cumènda di Davide Bartoccini
- VI e VII / Cadaveri eccellenti: Leo Longanesi di Valerio Alberto Menga
- VIII/ Non luoghi di confine di Angelo Crespi / Surrogati peri-urbani di Benedetta Scotti
- IX / Viaggio al termine dell’Italia di Ippolito Emanuele Pingitore
- X / La bona scola di Carlotta Maria Correra / Bastiancontrario di Sebastiano Caputo
- XI / Le avventure di Mercuzio di Daniel Albizzati