La nostalgia, un sentimento allucinogeno capace di far viaggiare nel tempo. Ma a cosa serve? Per rimpiangere un passato già passato? Per idealizzare epoche mai vissute? Per santificare relazioni terminate? O per proiettarsi verso futuri incerti e imprevedibili? In bilico tra un ritorno al mondo analogico e un moto verso realtà ipertecnologizzate, oggi la nostalgia è un brand strumentalizzato per orientare il consumo, la paura e il desiderio. Ma ne abbiamo realmente bisogno? O è solo un altro modo per sfuggire al presente?
NOSTALGHIA
- II / Editoriale di Andrej Chinappi / Se bruciasse la città di Elio Tabass
- III / Borghi borghesi di Federica Grimoldi e Francesco Cristiano / Foto di AC
- IV / Bolo di Emiliano Romagnoli / Generazione zen di Vincenzo Profeta / Il futuro è dei bori di Vittorio Ray
- V / La napoletanizzazione di tutto di Lorenzo Vitelli / Liturgia della sera di Carlotta M. Correra / Foto di Corrado Sassi
- VI/ La sindrome techetechetè di Alessandro Fiesoli / Il tempo fugge, ora i celesti sono veloci di Benedetta Marinelli/ Nostalgia dell'ignoto di Andrej Chinappi
- VII / Conversazione con Aurelio Picca su grazia e nostalgia
- VIII-IX/ Cruciverbest
- X / Non si butta niente di Luca Buoncristiano / Retromania '70 / 36. Poesia di Andrej Chinappi
- XI / Bestialità: il funerale. Racconto di Carlotta M. Correra / Piccola nota sulla nostalgia di Andrej Chinappi
- XII / La mamma di Luca Giannelli
- XIII / Rimarranno le ultime volte. Racconti dei lettori / foto di AC / Vivere così. Poesia di Lorenzo Vitelli
- XIV / Vane speranze Racconto di Daniel Albizzati / Tipi da regalo
- XV / Il mostro Racconto di Andrej Chinappi